Onorevoli Colleghi! - La presente proposta di legge, che interviene sulla composizione del consiglio di amministrazione della soprintendenza di Pompei, prende le mosse da alcune premesse di fondo. Il sito archeologico di Pompei è un patrimonio mondiale che riesce a catalizzare un numero considerevolissimo di visitatori, tanto che la città rappresenta un esempio unico per quanto concerne il rapporto tra turisti e abitanti.
L'elevatissimo numero di visitatori incide notevolmente sull'organizzazione e sulla fornitura di servizi che il comune di Pompei deve rendere, sia specificamente per il sito (parcheggi, pulizia, illuminazione), sia, in via generale, mediante la predisposizione di adeguate infrastrutture, nonché per l'adeguamento e il controllo del territorio al fine di favorire i flussi turistici. In sostanza, l'erogazione di tali servizi comporta un aggravio di spese per l'ente locale, che non possono essere recuperate altrimenti e che gravano impropriamente sui cittadini pompeiani.
Il sito archeologico fa parte integrante del territorio del comune di Pompei ed è quindi, prima di tutto, un bene sia del medesimo comune che dell'intera popolazione residente. Proprio in quanto tale, l'ente locale, in ossequio al principio sancito dalla Costituzione e dal testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali, di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, deve rappresentare la propria comunità, ne deve curare gli interessi,